Consulenza

Topic più richiesti:

 Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato per le persone fisiche che esercitano attività di impresa, arte o professione, introdotto dalla Legge 190/2014 (legge di Stabilità per il 2015) e successivamente modificato e aggiornato. Il suo obiettivo principale è semplificare la gestione fiscale per le piccole imprese e professionisti, riducendo gli adempimenti burocratici e favorendo l'emersione di attività economiche informali.

Caratteristiche principali del regime forfettario

  1. Soggetti ammessi Il regime forfettario può essere adottato da persone fisiche che svolgono attività di impresa, arte o professione, se rispettano alcuni requisiti. I principali sono:

    • Fatturato annuale: Il limite di ricavi o compensi non deve superare i 85.000 euro per i professionisti (o le attività di impresa con ricavi da servizi) e 100.000 euro per le attività di impresa che offrono beni (ad esempio, commercio).

    • Spese per il personale e i collaboratori: I costi per lavoro dipendente o per prestazioni di lavoro autonomo non devono superare i 20.000 euro annui lordi.

    • Altri limiti: Non devono essere in corso particolari situazioni fiscali (come ad esempio, l'iscrizione in altre categorie fiscali che escludono il regime forfettario).

  2. Trattamento fiscale semplificato I contribuenti che adottano il regime forfettario non sono soggetti all'IVA, e non devono applicarla né versarla, né addebitare l'IVA sulle fatture emesse. Inoltre, non sono tenuti a fare la dichiarazione annuale IVA, né la liquidazione periodica dell'IVA.

    • Imposta sostitutiva: Invece delle imposte dirette ordinarie (IRPEF, IRES, IRAP), i soggetti in regime forfettario pagano un'imposta sostitutiva che varia dal 5% al 15% dei ricavi o compensi, a seconda della tipologia di attività e della durata dell'attività stessa. L'aliquota è ridotta al 5% per le nuove attività (per i primi 5 anni di attività), mentre l'aliquota ordinaria è 15%.

  3. Determinazione del reddito Il reddito imponibile nel regime forfettario viene determinato applicando una percentuale di redditività ai ricavi o compensi conseguiti. La percentuale varia in base alla tipologia di attività svolta (ad esempio, professionisti, commercianti, artigiani, etc.). Questo sistema semplificato consente di non dover tenere una contabilità analitica delle spese.

    • Percentuale di redditività: La percentuale di redditività è stabilita in base alla categoria dell'attività. Per esempio, per i professionisti può essere del 78%, mentre per le attività di commercio può variare dal 40% al 60%.

    Ad esempio:

    • Un professionista che ha ricavi pari a 50.000 euro e una percentuale di redditività del 78%, avrà un reddito imponibile di 39.000 euro (50.000 * 78%). L'imposta sostitutiva sarà applicata su questo importo, con un'aliquota del 15% (o del 5% per le nuove attività).

  4. Obblighi contabili e dichiarativi Il regime forfettario è caratterizzato da minimi obblighi contabili. I contribuenti devono limitarsi a:

    • Tenere un registro dei ricavi (o compensi) e delle fatture emesse.

    • Inviare la dichiarazione dei redditi annuale (modello Redditi PF), senza dover presentare la dichiarazione IVA, la liquidazione IVA periodica o altri adempimenti complessi.

    Non sono obbligati a tenere la contabilità ordinaria o semplificata, né ad avere un bilancio annuale, il che rappresenta un notevole risparmio in termini di costi e tempo.

  5. Contributi previdenziali I soggetti in regime forfettario sono comunque tenuti a versare i contributi previdenziali dovuti all'INPS o ad altre casse previdenziali professionali (per esempio, cassa professionale degli avvocati, medici, ingegneri, ecc.), ma il reddito su cui calcolare i contributi è quello determinato al netto dell'imposta sostitutiva.

  6. Esclusioni dal regime forfettario Alcuni soggetti non possono accedere al regime forfettario, tra cui:

    • Contribuenti che partecipano a società di persone o a società a responsabilità limitata (SRL), se la società stessa ha ricavi o compensi superiori ai limiti previsti.

    • Lavoratori che hanno redditi da lavoro dipendente o da pensione superiori a 30.000 euro annui.

    • Soggetti con redditi esteri superiori a determinate soglie.

    • Soggetti che hanno ceduto la propria attività a persone giuridiche o partecipano a società di capitali.

  7. Vantaggi del regime forfettario

    • Semplicità: Elimina molti obblighi fiscali e contabili (ad esempio, la dichiarazione IVA, liquidazione IVA, registrazione delle fatture, ecc.).

    • Riduzione della pressione fiscale: L'aliquota dell'imposta sostitutiva è generalmente inferiore a quella applicata nell'ordinario regime fiscale IRPEF, e l'imposta è calcolata solo sui ricavi e non sulle spese effettivamente sostenute.

    • Accesso semplificato a finanziamenti e contributi: Anche se il reddito tassato è semplificato, il contribuente può comunque usufruire di alcune agevolazioni, come il credito d'imposta e i contributi per nuovi imprenditori.

  8. Limitazioni e svantaggi

    • Limite di ricavi: Se i ricavi o compensi superano i limiti stabiliti (85.000 o 100.000 euro), il contribuente perde il diritto di applicare il regime forfettario e deve passare al regime ordinario.

    • Inadeguato per attività con spese elevate: Il regime forfettario è vantaggioso per chi ha ricavi modesti e spese contenute. Se, al contrario, si hanno elevati costi per l'acquisto di beni e servizi, potrebbe essere più conveniente il regime ordinario, che permette di detrarre i costi effettivi.

Conclusioni

Il regime forfettario rappresenta una soluzione semplice e vantaggiosa per le piccole imprese e i professionisti con ricavi contenuti, che consente loro di ridurre gli adempimenti burocratici e ottenere un trattamento fiscale più favorevole. Tuttavia, è importante che l'operatore faccia attenzione ai requisiti di accesso, ai limiti di ricavi e compensi, e alle specifiche esigenze della propria attività per determinare se il regime forfettario è la soluzione migliore.